Wellbeing: cos’è e cosa deve fare l’HR per promuoverlo admin Novembre 14, 2024

Wellbeing: cos’è e cosa deve fare l’HR per promuoverlo

Il Wellbeing aziendale fa riferimento al livello di benessere fisico, mentale ed emotivo dei dipendenti all’interno di un’azienda. Questo concetto si basa sull’idea che vari fattori, come gli orari di lavoro, gli stipendi, i rapporti tra colleghi e le opportunità di crescita, contribuiscano a definire il grado effettivo di benessere nell’ambiente lavorativo aziendale.

Che cosa si intende per Wellbeing aziendale?

Ci sono molte definizioni diverse di Wellbeing aziendale che aiutano a comprendere meglio questo concetto. Ad esempio, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), oltre a quanto già riportato, evidenzia che il benessere sul luogo di lavoro coinvolge tutti gli aspetti della vita lavorativa, tra cui:

  • Qualità del lavoro
  • Sicurezza
  • Ambiente circostante
  • Organizzazione dell’azienda

Perché è importante che la figura HR si occupi del benessere dei propri dipendenti

In modo semplice, possiamo dire che maggiore è il benessere in azienda, migliore sarà la capacità di trattenere i migliori talenti e, allo stesso tempo, migliore sarà la capacità di renderli più produttivi. Nello specifico investire nel benessere aziendale, aiuta a gestire in modo più efficace molti processi nell’ambito della gestione delle risorse umane, nello specifico:

  • Gestione del talento: la strategia di talent management di un’azienda si basa sull’identificare, attrarre, far crescere e trattenere i talenti più promettenti all’interno dell’azienda, e non può prescindere dall’adozione di politiche volte a migliorare il benessere dei dipendenti in azienda. Più un lavoratore si sente accolto, seguito e valorizzato, minori saranno le possibilità che prenda in considerazione l’idea di lasciare l’azienda.
  • Coinvolgimento dei dipendenti: maggiori sono i livelli di entusiasmo, motivazione e senso di appartenenza, migliori saranno le prestazioni e la fedeltà dei dipendenti. Uno dei modi migliori per migliorare l’engagement dei dipendenti consiste proprio nel dedicarsi al loro benessere.
  • Gestione del turnover: un alto tasso di turnover in azienda rappresenta sempre un campanello d’allarme preoccupante. Per ridurlo in modo efficace, è fondamentale focalizzarsi sulle esigenze anche personali dei lavoratori. Esempi possono essere il fatto di offrire maggiore flessibilità oraria e bonus legati alle prestazioni.
  • Prevenzione del burnout: l’implementazione di azioni volte a migliorare il benessere aziendale è utile anche per prevenire episodi di stress o, addirittura, burnout lavorativo in azienda. La prevenzione del burnout è fondamentale sia per la salute dei lavoratori che per evitare il manifestarsi di questa sindrome, riconosciuta anche dall’OMS.
  • Gestione del workaholism: infine, una corretta gestione del benessere in azienda ti consente anche di ridurre, se non addirittura eliminare, episodi di workaholism, cioè quando un dipendente sviluppa una tendenza insana a lavorare in modo incontrollato e incessante.

Insomma, sono molteplici i motivi per cui si dovrebbe investire nel benessere aziendale, motivi rinforzati anche da un recente rapporto di Gallup che ha evidenziato che prendersi cura dei lavoratori significa beneficiare di:

  • Il 69% in meno di dipendenti propensi a cercare nuovo lavoro,
  • Il 71% in meno di probabilità che si verifichino episodi di burnout,
  • Il 36% in più di dipendenti appagati.

Consigli per migliorare il Wellbeing aziendale

Per migliorare il Wellbeing aziendale basta impegnarsi nel riconoscere e valorizzare il contributo dei lavoratori e a fornire loro un ambiente di lavoro sano e attento alle loro esigenze per garantire un adeguato benessere aziendale. Tuttavia, non è sempre semplice garantire tutto ciò.

Ecco alcuni consigli utili che possono aiutare a migliorare il benessere in azienda:

  • Migliorare l’ambiente di lavoro: assicurarsi che l’ambiente di lavoro sia davvero accogliente e funzionale alle attività previste (benessere organizzativo). Ciò significa garantire ai lavoratori postazioni di lavoro adeguatamente illuminate, sedie comode, scrivanie funzionali e una presenza adeguata di piante.
  • Flessibilità: i lavoratori di oggi attribuiscono grande importanza alla flessibilità garantita dall’azienda. Ascoltare le loro esigenze e, quando possibile, cercare di soddisfarle. Ad esempio, puoi offrire la possibilità di modulare con maggiore libertà gli orari d’ingresso o d’uscita, fornire alcuni giorni di lavoro da remoto e adottare politiche che tengano conto delle esigenze specifiche di categorie di lavoratori come madri lavoratrici o pendolari.
  • Favorire la socializzazione: Incoraggiare lo svilupparsi di relazioni amichevoli e cordiali tra i dipendenti. Puoi pensare di creare comunità online dove potersi organizzare per uscire dopo il lavoro e organizzare team event in spazi aperti. Ci sono molte attività di team building aziendale tra cui scegliere, che certamente contribuiranno a creare un ambiente positivo in azienda.
  • Offrire opportunità di crescita professionale: il benessere dei dipendenti può essere raggiunto anche attraverso politiche aziendali chiare e meritocratiche che consentano ai lavoratori di avanzare nella loro carriera. Ciò implica il riconoscimento dei talenti e la reale possibilità di formarsi e crescere all’interno dell’azienda.
  • Ascoltare i tuoi dipendenti: coinvolgere i lavoratori nelle decisioni che li riguardano. Chiedi loro di cosa hanno bisogno, come l’azienda può aiutarli ad adattarsi meglio e soddisfare le loro esigenze. Si può periodicamente invitare i dipendenti a compilare sondaggi anonimi per ottenere feedback costantemente aggiornati riguardo alle loro eventuali preoccupazioni.
  • Programmi di supporto psicologico: Offrire servizi di consulenza e supporto per la salute mentale, come sessioni di coaching o accesso a professionisti.
  • Attività fisica: Incentivare programmi di fitness aziendali, come abbonamenti a palestre o corsi di yoga, e organizzare pause attive durante la giornata.

Da questo emerge l’importanza oggi di prestare attenzione ad aspetti quali:

  • Garantire una comunicazione efficace tra i dipendenti e tra i team di lavoro
  • Creare ambienti di lavoro accoglienti e trasparenti
  • La retribuzione e i benefit garantiti
  • Stabilire piani di supporto e sviluppo del dipendente
  • Facilitare l’instaurarsi di rapporti solidi tra i lavoratori

È dunque evidente come il lavoro degli HR Manager sia oggi fondamentale per trattenere un dipendente in un’azienda.

Come misurare l’Employee Wellbeing in azienda

Come si può effettivamente valutare il benessere aziendale e verificare l’efficacia delle azioni intraprese? La misurazione del benessere in azienda può essere realizzata attraverso diversi metodi:

  • Feedback e sondaggi: utilizzando questi strumenti, puoi ottenere informazioni preziose su tutte le aree che possono essere migliorate in azienda per aumentare il benessere dei dipendenti.
  • L‘eNPS (Employee Net Promoter Score): questo strumento è utilizzato dalle aziende per misurare la soddisfazione dei propri dipendenti e fornisce un’indicazione diretta di quanto i dipendenti siano soddisfatti del loro lavoro e dell’ambiente aziendale.
  • Analisi delle metriche sulla produttività: monitorare le metriche di produttività, come il numero di progetti completati o il tempo medio di risposta ai clienti, può aiutare a identificare i dipendenti che potrebbero essere sovraccaricati o stressati, fornendo un indicatore indiretto del benessere.
  • Analisi di altre metriche: puoi esaminare metriche come i tassi di assenteismo, il turnover, tassi di dimissioni e le richieste di aspettative e permessi. Questi dati offrono una visione più ampia sulla salute aziendale e sull’andamento del benessere dei dipendenti.

Combinando tutte queste valutazioni, si otterrà una panoramica chiara del livello attuale di benessere in azienda.

 

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