Diversity and Inclusion: come nasce e che cos’è admin Febbraio 12, 2025

Diversity and Inclusion: come nasce e che cos’è

Le origini del concetto di Diversity and Inclusion non sono da ricercare in ambito accademico, bensì nelle lotte politiche negli Stati Uniti degli anni ’60, con il movimento dei diritti civili che ricolleghiamo a grandi nomi quali Martin Luther King e Rosa Parks.

Lotte che portano la firma di importanti leggi come il Civil Rights Act (che proibiva la discriminazione razziale nei luoghi pubblici) e il Voting Rights Act (che interdiceva le discriminazioni nell’assunzione, nel trattamento e nelle pratiche di lavoro), danno il via a una serie di sforzi da parte del governo americano finalizzati all’inclusione. Si trattava di utilizzare azioni obbligatorie che, secondo il governo americano di allora, sarebbero servite a colmare il divario fra i cittadini americani.

Lo scopo di queste misure era cercare di raggiungere una forza lavoro diversificata, tramite programmi di selezione e formazione che incrementassero il senso di inclusione dei lavoratori e poi tramite programmi di promozione di carriera che permettessero ai lavoratori, non solo di essere presenti in impresa, ma anche di avere delle posizioni occupazionali coerenti con le loro aspirazioni. Negli anni ’80 i programmi di networking, mentoring e di equilibrio vita-lavoro, pongono l’accento sull’inclusione, cioè sul far sentire il lavoratore come davvero parte di qualcosa.

È a questo punto che si inseriscono i primi studi di ricerca e si comincia a parlare di “Diversity Management”, o gestione della diversità, cioè la scienza che si occupa di analizzare la diversità e gli effetti che può avere sull’organizzazione. Dagli anni ’90, proprio grazie agli aspetti positivi che si sono generati nel tempo grazie al fatto di avere una forza lavoro diversificata, le aziende non si sentono più obbligate tramite sistemi di compliance a integrare le affermative actions proposte dal governo, ma la Diversity and Inclusion diventa una vera e propria filosofia di vivere. A partire dal 2013, la materia si evolve nuovamente per introdurre il concetto di inclusione, al quale si era già arrivati nella pratica.

Che cosa si intende per “Diversity”?

Prima di iniziare a parlare di gestione della diversità, bisogna capire che cosa intendiamo per diversità, e non è una domanda scontata.

Quello di diversity è un concetto ampio che riguarda non una sola tipologia di persone, ma ogni gruppo sociale, con proprie caratteristiche e differenze peculiari.

Sono almeno otto le caratteristiche personali capaci di generare diversità.

  • Etnia, intesa come caratteristiche fenotipiche
  • Appartenenza culturale
  • Identità di genere, in un’accezione più che binaria
  • Orientamento sessuale
  • Abilità fisiche e mentali
  • Età
  • Religione
  • Ruolo aziendale

Il diversity management sul lavoro deve dunque tenere conto di tutti questi aspetti e valorizzarli. Per un’azienda che voglia essere competitiva sul mercato e allo stesso tempo essere attrattiva per nuovi talenti, parlare e occuparsi di diversità sta diventando sempre più importante.

Il ruolo degli HR è gestire e valorizzare le differenze tra lavoratori e generare inclusione. L’obiettivo è promuovere in azienda politiche rivolte all’inclusione, praticate per valorizzare le caratteristiche di ciascun lavoratore, favorire l’integrazione e utilizzare la diversità come elemento strategico per il business dell’azienda. Tramite la promozione di una cultura aziendale inclusiva, ci si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo di idee creative e innovative, attingendo a un terreno molto fertile composto di background e esperienze differenti. Individuate dunque le diversità, l’HR può farsi promotore di varie iniziative e azioni pratiche, con attenzione specifica a ageismo, disabilità, genere, etnia, orientamento sessuale.

I vantaggi della Diversity and Inclusion

Uno degli ambiti in cui gli effetti positivi della gestione del tema della diversity sono più forti è sicuramente quello dell’innovazione. Molto banalmente: un’impresa che si avvale di un team di ricerca e sviluppo diversificato, sarà probabilmente in grado di cogliere meglio le diverse esigenze dei propri clienti e offrire un prodotto o un servizio declinati sulle loro diverse necessità. Esperienze di vita diverse si portano dietro punti di vista diversi che possono quindi impattare sull’innovazione. Ma vi sono anche altri vantaggi, come:

  • l’impegno organizzativo delle persone nei confronti della loro organizzazione,
  • l’aumento della soddisfazione lavorativa,
  • l’aumento del tasso di retention, ossia il numero di persone che sceglie di proseguire il rapporto con l’impresa,
  • un maggiore accesso a una clientela diversificata,
  • una maggiore creatività, innovazione e capacità di risoluzione dei problemi
  • un miglioramento dell’immagine aziendale.

Non solo Diversity, ma anche Inclusion

Avere un team diversificato non è però sufficiente, il concetto di diversity dev’essere affiancato da quello di inclusione. Citando Daniel Juday: “La diversità è essere invitati a una festa, l’inclusione è far parte del comitato organizzativo.”

L’inclusione è intanto un concetto fortemente legato al clima organizzativo ed è una materia il cui obiettivo è capire come modificare le condizioni di lavoro, affinché chi partecipa all’organizzazione si senta più motivato, più facente parte del gruppo, valorizzato, apprezzato nella sua interezza.

Le aziende virtuose del 2024

1.Teleperformance Italia

Teleperformance Italia è una consociata del gruppo Teleperformance, un’azienda globale di servizi di outsourcing. È stata riconosciuta per la sua cultura inclusiva e per il suo impegno nella promozione della diversità e dell’equità. Teleperformance Italia ha implementato diverse iniziative per garantire un ambiente di lavoro equo e rispettoso per tutti i dipendenti.

2.GalileoLife

GalileoLife è una compagnia di assicurazioni che ha ottenuto il riconoscimento per il suo impegno nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo. L’azienda ha adottato politiche di pari opportunità e ha promosso la diversità attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione.

3.Cisco Systems Italy

Cisco Systems Italy è un fornitore di tecnologie per la rete che ha implementato numerose iniziative per promuovere la diversità e l’inclusione. L’azienda ha adottato politiche di pari opportunità e ha creato un ambiente di lavoro in cui tutti i dipendenti si sentono rispettati e valorizzati.

4.SMAT

SMAT, l’azienda di gestione delle acque di Torino, è stata certificata per la parità di genere e l’inclusione. L’azienda ha formalizzato un sistema di gestione che garantisce equità retributiva, parità nei processi di selezione e organizzazione del personale, conciliazione dei tempi di lavoro e tutela della genitorialità.

5.Banca Mediolanum

Banca Mediolanum è una società di servizi finanziari che ha ottenuto il riconoscimento per il suo impegno nella promozione della diversità e dell’inclusione. L’azienda ha implementato politiche di pari opportunità e ha promosso la diversità attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione.

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