In occasione del keynote svoltosi al n.1 di Infinite Loop, Cupertino, Apple ha presentato numerose novità, come era stato anticipato da alcune voci di corridoio dei giorni scorsi.
iPad Air 2
iPad Air 2 è il primo tablet dotato di Touch ID, il sistema per rilevare le impronte digitali introdotto dall’iPhone 5s nel 2013 e quindi di funzionalità Apple Pay. Racchiude un processore che accresce del 40% la velocità della CPU, l’A8X a 64 bit, in uno spessore di soli 6,1 millimetri.
Il Retina Display è da 9.7” con risoluzione 2048 × 1536 e lo schermo anti-riflesso riduce del 56% il riverbero della luce. Il corpo in alluminio anodizzato pesa 437 grammi in versione solo Wi-Fi e 444 con aggiunta di SIM.
La connessione Wi-Fi viaggia a 866 Mbps, mentre quella LTE del modello cellulare arriva a 150 Mbps. Ci pensano poi AirDrop e AirPlay ad aumentare la capacità di sincronizzazione.
La fotocamera iSight è da 8 megapixel (quella FaceTime anteriore ne ha 1,2) e può assemblare panorami da 43 megapixel e girare video HD a 1080p, con effetti timelapse e moviola. Le immagini supportano l’HDR e il burst mode per gli scatti a raffica in sequenza.
Migliorie anche per la durata della batteria: l’autonomia promessa è di 10 ore.
Infine i colori: ci sono tre varietà, argento, grigio siderale e la nuova tinta oro.
Le versioni disponibili sono Wi-Fi (499 euro per 16 GB di memoria interna, 599 euro per 64 GB e 699 euro per 128 GB) e Wi-Fi + LTE (con prezzi da 619 euro per il modello da 16 GB, 719 euro per 64 GB e 819 euro per 128 GB). Tutti saranno ordinabili online da oggi, venerdì 17 ottobre.
Restano in vendita anche i primi modelli di iPad Air, con prezzo ribassato a partire da 399 euro (modello Wi-Fi 16 GB).
iPad Mini 3
Anche il nuovo iPad Mini 3 integra il Touch ID e Apple Pay, e si caratterizza per un Display LED da 7,9″ multitouch retroilluminato con risoluzione 2048 x 1536 a 326 ppi e un chip A7 con architettura a 64-bit e coprocessore di movimento M7 (come l’iPhone 5s).
Il modello presenta due fotocamere: frontale da 1,2 megapixel e posteriore da 5 megapixel (e diaframma con apertura ƒ/2.4), comprensiva di stabilizzatore e rilevamento volti.
Le versioni sono sempre due (Wi-Fi e Wi-Fi più LTE) e i colori 3: argento, grigio siderale e oro.
Gli iPad mini 3 con Wi-Fi saranno disponibili ad un prezzo di 399 euro per il modello da 16 GB, 499 euro per il 64 GB e 599 euro per il 128 GB. Gli iPad Mini 3 Wi-Fi + LTE costeranno invece 519 euro (16 GB), 619 euro (64 GB) e 719 euro (128 GB).
Restano in vendita anche i modelli precedenti: iPad Mini 2 da 299 euro (Wi-Fi 16 GB) e iPad MIni da 249 euro (modello Wi-Fi 16 GB).
Tutti i nuovi iPad avranno iOS 8.1 di serie e raggiungeranno 32 Paesi entro la fine di questa settimana.
iMac con Retina 5K
iMac con display Retina 5K è disponibile da oggi sull’Apple Online Store con processore Intel Core i5 quad-core a 3,5GHz con velocità Turbo Boost fino a 3,9GHz, grafica AMD Radeon R9 M290X e Fusion Drive da 1TB a 2.629 euro. Da settimana prossima si troverà anche negli Apple Retail Store e alcuni rivenditori autorizzati.
Il nuovo iMac 27″ è dotato di un display Retina 5K: lo schermo con la più alta risoluzione al mondo, fino a 5120 x 2880: il quadruplo dell’iMac da 27″ standard e il 67% in più rispetto ad un display 4K. I LED ad alta efficienza limitano inoltre i consumi energetici del 30%.
Le possibili configurazioni del motore sono due: un Intel i5 quad-core a 3,5GHz con velocità Turbo Boost fino a 3,9GHz, oppure un Intel i7 quad-core a 4GHz con velocità Turbo Boost fino a 4,4GHz. Entrambi si appoggiano a un processore grafico AMD Radeon R9 M290X o M295X, per un massimo di 3,5 teraflop di potenza di elaborazione.
Il nuovo nato in casa Apple presenta 8GB di RAM di serie e un’unità Fusion Drive da 1TB. L’upgrade prevede invece un massimo di 32GB di memoria, Fusion Drive da 3TB oppure un’unità flash PCIe ultraveloce fino a 1 terabyte. Completano il tutto due porte Thunderbolt 2, ciascuna in grado di raggiungere i 20 GBps: un’ampiezza di banda doppia rispetto alla generazione precedente.
Tutti i nuovi Mac saranno equipaggiati con OS X Yosemite.
Mac Mini
Infine, il nuovo Mac mini abbassa il prezzo e abbraccia processori Intel Core di quarta generazione con impianto grafico integrato fino al 90% più veloce. E’ dotato di OS X Yosemite e iCloud Drive, per portare la sincronizzazione con gli altri prodotti Apple a un altro livello. Con queste caratteristiche “offre il miglior rapporto qualità/prezzo di sempre“, ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple.
Mac mini è disponibile per la spedizione da oggi in tre modelli standard: con processore i5 dual-core a 1,4 GHz (Turbo Boost fino a 2,7 GHz, 4 GB di memoria, Intel HD Graphics 5000 e disco rigido da 500 GB) a 519 euro, oppure con processore i5 dual-core a 2,6 GHz (con velocità Turbo Boost fino a 3,1 GHz, 8 GB di memoria, Intel Iris Graphics e disco rigido da 1 TB) a 719 euro, oppure ancora con Intel Core i5 dual-core a 2,8 GHz (con velocità Turbo Boost fino a 3,3 GHz, 8 GB di memoria, Intel Iris Graphics e Fusion Drive da 1 TB) a 1.019 euro. Su richiesta i clienti possono infine configurarlo anche con processori Intel Core i7 dual-core fino a 3 GHz, fino a 16 GB di memoria e unità flash PCIe fino a 1 TB.
OS X Yosemite
Da oggi è possibile aggiornare i computer Apple al nuovo OS X Yosemite.
Nuovo dock, nuovo design, centro notifiche migliorato e soprattutto maggiore integrazione con iOS (grazie a Handoff). OS X e iOS 8.1 (disponibile come aggiornamento gratuito dal 20 ottobre) si avvicinano non solo nel design, più essenziale e pulito, ma anche nelle funzionalità (Continuity). Si potrà ora utilizzare il computer anche come telefono, con la possibilità di ricevere e comporre messaggi e chiamate. iCloud Drive aiuta inoltre ad archiviare file di qualsiasi tipo su iCloud, per ritrovarli su qualsiasi dispositivo si utilizzi.
Alla Developers Conference in corso in questi giorni a San Francisco Tim Cook ha parlato della fase dell’armonia: sviluppare sempre di più l’ecosistema. Apple si sta un po’ aprendo al resto del mondo, allo scopo di potenziare i suoi servizi. e slegarsi da applicazioni di terze parti.
Ecco cosa vuole sostituire Apple, e come.
Dropbox: Finora surclassato da sistemi come Dropbox, ora iCloud Drive si presenta come una delle migliori nuove feature, e riprende molto da Dropbox, soprattutto la possibilità di gestire i folder dei file cloud-based direttamente dalla finestra del Finder, come se i file fossero archiviati nel disco fisso. Naturalmente Dropbox non sparirà, ma è notevole il vantaggio di avere iCloud preinstallato sui propri computer.
Skitch: Il sistema di annotazioni rapide della famiglia di Evernote funziona a meraviglia. Così a Cupertino ne hanno copiato diverse caratteristiche, incorporandole nel tool Markup che sta dentro l’applicazione Mail: scrivere, disegnare, aggiungere effetti come fumetti di testo sulle immagini. Manca ancora qualcosa per essere a livello di Skitch, ma la strada è quella giusta per rimanere dentro l’ecosistema melacentrico, anche grazie alla possibilità di fare annotazioni sul touchpad.
Hightail-Wetransfer: il nuovo Mail Drop incluso nell’applicazione di posta consente di caricare file fino a 5GB e allegare un link direttamente nell’email.
WhatsApp: La necessità di un sistema di messaging efficace si è fatta più pressante per Tim Cook da quando WhatsApp è passato in mano a Zuckerberg. Il sistema è stato migliorato con interfaccia aggiornata, supporto audio e video, funzione ‘Non disturbare’ per le chat di gruppo.
Informazioni maggiori su OS X Yosemite sul sito ufficiale Apple: http://www.apple.com/it/osx/
Aggiornamento a OS X Yosemite
Ecco alcune informazioni da tenere in consideraizone per eseguire correttamente la procedura di aggiornamento al nuovo sistema operativo di casa Apple.
Sistema: Tutti i Mac su cui gira Mavericks possono passare a Yosemite. Servono almeno 2 GB di RAM e 8 GB di memoria disponibile. Ecco i prodotti Apple su cui si può fare l’aggiornamento:
iMac (dai modelli di metà-2007)
MacBook 13″ (fine 2008)
MacBook Pro 13” ( metà 2009)
MacBook Pro 15” (metà 2007)
MacBook Pro 17” (fine 2007)
MacBook Air (fine 2008)
Mac mini (inizio 2009)
Mac Pro (inizio 2008)
Xserve (inizio 2009)
Attenzione: Apple suggerisce che per avere i vantaggi di Handoff è meglio avere un Mac che supporti il Bluetooth 4.0.
Installazione: Yosemite è gratuito e abbastanza semplice da installare. Con il computer in carica, si apre il Mac App Store, dove vedrete un banner molto chiaro. Oppure basta cercare “OS X Yosemite”.
Il file pesa oltre 5 GB e, a seconda della connessione che hai, ci metterai più o meno tempo. Dopo il download parte l’installazione: qui basta accettare le varie condizioni e mandare avanti l’operazione, selezionando l’HD su cui piazzare l’OS.
Fonte: Wired.it