Tablet e smartphone possono influenzare lo sviluppo sociale ed emotivo admin Marzo 4, 2015

Tablet e smartphone possono influenzare lo sviluppo sociale ed emotivo

I ricercatori della Boston University School of Medicine hanno scoperto che utilizzare smartphone o tablet per far giocare i bambini o per tranquillizzarli può avere effetti indesiderati, come ad esempio ostacolare la loro capacità d’autocontrollo.

La ricerca dice anche che un largo uso di dispositivi mobili in età molto giovane potrebbe avere un impatto incalcolabile sullo sviluppo e sul comportamento dei bambini.

In un articolo della rivista Pediatrics, i ricercatori della Boston University School of Medicine affermano che sono disponibili diversi tipi di media interattivi ma sollevano “importanti questioni riguardanti il loro utilizzo come strumenti educativi” (http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-01/bumc-mai013015.php). 

I ricercatori affermano che, anche se gli effetti negativi dei video e della televisione sui bambini molto piccoli sono stati ben recepiti, la comprensione della società dell’impatto dei dispositivi mobili sul cervello nel periodo pre-scolastico è stata accantonata, in quanto i bambini li stanno già utilizzando.

I ricercatori hanno avvertito che l’uso di un tablet o uno smartphone per distogliere l’attenzione di un bambino potrebbe essere dannoso per “il loro sviluppo socio-emotivo”.

“Se questi dispositivi diventano il metodo predominante per calmare e distrarre i bambini, loro saranno in grado di sviluppare i propri meccanismi interni di autoregolamentazione?” si domandano i ricercatori.

L’utilizzo degli schermi interattivi al di sotto dei tre anni potrebbe anche compromettere lo sviluppo delle competenze relative a matematica e scienze, anche se altri studi sembrano suggerire effetti positivi per l’uso di dispositivi mobili da parte dei più piccoli, come alfabetizzazione precoce e migliore coinvolgimento scolastico degli studenti con autismo.

Jenny Radesky, istruttore clinico in pediatria evolutiva-comportamentale presso la Boston University School of Medicine, ha pubblicato i risultati del suo team di ricerca. Radesky ha incoraggiato i genitori ad instaurare un rapporto di interazione umana diretta, “unplugged”, con i propri figli, suggerendo che i bambini possano beneficiare di tempo di qualità dedicato da trascorrere con i genitori senza utilizzare televisione e dispositivi mobili.

I ricercatori hanno sottolineato che, mentre è un fatto comprovato che i bambini sotto i 30 mesi non possano apprendere dalla televisione e dai canali video le stesse nozioni ed esperienze derivanti dall’interazione umana, non c’è stata un’indagine simile per stabilire se le applicazioni interattive su dispositivi mobili producano un risultato simile.

Radesky è in dubbio se l’uso di smartphone e tablet possa interferire con lo sviluppo di empatia, capacità di problem-solving ed elementi di interazione sociale che sono tipicamente apprese durante il gioco non strutturato e la comunicazione con i coetanei; giocare con blocchi di costruzione può aiutare un bambino con le prime competenze matematiche molto più di gadget elettronici interattivi.
Questi dispositivi non possono sostituire attività pratiche importanti per lo sviluppo del psicomotorio e visuo-motorio, necessari all’apprendimento e all’applicazione della matematica e della scienza”, ha detto Radesky.

Ci sono prove che alcuni programmi televisivi ben studiati e alcuni libri elettronici possano essere propedeutici all’apprendimento, alla comprensione della lettura e all’arricchimento del vocabolario, ma solo una volta che i bambini sono più vicini a età scolare.

Radesky raccomanda ai genitori di provare le applicazioni prima di permettere a un bambino di usarli, dal momento che “in questo momento ci sono più domande che risposte, quando si tratta di dispositivi mobili”.

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