Una delle maggiori problematiche degli smartphone riguarda la durata della batteria. La maggior parte dei possessori deve caricare il telefono prima che la giornata finisca.
Questo succede perché, più le componenti hardware e software evolvono, più è difficile per i produttori rendere efficiente il consumo energetico dei dispositivi.
Da diversi anni si stanno cercando soluzioni per poter consentire agli utilizzatori di disporre dei propri smartphone per un numero di ore rispondente alle proprie necessità, e forse oggi una strada si sta aprendo.
Enti riconosciuti, tra cui il California Institute of Technology (CalTech) e il Jet Propulsion Lab della NASA hanno pensato di usare gli anioni di fluoro, o fluoruro, per costruire una batteria capace di durare otto volte di più rispetto ad una classica batteria al litio.
In realtà le batterie al fluoruro risalgono agli anni ’70 ma il problema è sempre stato il fatto che fossero molto reattive e corrosive. Oggi invece, usando componenti liquidi anziché solidi, si è potuto ottemperare il problema della dispersione di calore realizzando una batteria al fluoruro che funziona anche a temperatura ambiente.
Si tratta di una tecnologia ancora in fase embrionale ed è presto per cantare vittoria: prima di vedere uno smartphone con batteria al fluoruro è possibile ci vogliano ancora parecchi anni.
Nel frattempo un piccolo consiglio per ottimizzare l’utilizzo della batteria, direttamente da una ricerca Google: utilizzate uno sfondo scuro, risparmierete una buona percentuale di energia!