Microsoft ha ufficialmente comunicato la fase due del progetto di ricerca chiamato Natick che consiste nell’installare un datacenter contenente 864 server attivi 24 ore su 24 nel mare della Scozia, in prossimità delle Isole Orcadi dopo aver concluso la prima fase avviata nel 2015 e durata 5 mesi al largo della costa californiana.
L’esperimento permetterà di sfruttare la temperatura dell’acqua per il raffreddamento, con un notevole risparmio energetico derivante dall’utilizzo di correnti marine. Il datacenter sarà alimentato da un cavo sottomarino che trasporterà sia dati, sia elettricità generata da un sistema di energia eolica, quindi completamente rinnovabile.
Inoltre, questa strategica posizione comporterà un importante miglioria del servizio offerto ad aziende e persone grazie all’incremento della velocità in quanto i server saranno geograficamente più vicini alla maggior parte degli utenti finali che vivono entro i 200km dalla costa.
Il datacenter resterà in fondo al mare per 5 anni e il suo funzionamento verrà costantemente monitorato dal team tecnico di Microsoft che eseguirà valutazioni di tipo economico, ambientale e logistico.
Si tratta di un progetto importate in un mondo in cui il Cloud Computing per lo storage dei dati diventa sempre più utilizzato e cruciale soprattutto per le aziende alla ricerca continua di soluzioni performanti ad alto livello ma anche sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’obiettivo di Microsoft infatti è quello fare un nuovo passo in avanti da adottare in futuro in ogni angolo dal pianeta.
Noi speriamo che questa tecnica eco-sostenibile si possa diffondere ovunque!