I social influencer sono tutti uguali? admin Novembre 22, 2019

I social influencer sono tutti uguali?

Ne sentiamo parlare ogni giorno, sono diventati i re dei social, vere icone da seguire e copiare per quel che riguarda lo stile di vita e il fashion: sono gli influencer. In realtà, sarebbe opportuno fare delle distinzioni per quel che riguarda questa categoria, poiché ne esistono di diverse tipologie.

Web e social influencer: la classificazione

Ce ne sono tantissimi, li troviamo in ogni settore, ma come si classificano i social influencer? I principali fattori in gioco sono due:

  • Ampiezza del pubblico. Il numero dei seguaci di una singola figura identifica il grado di diffusione dei suoi messaggi. Sono 4 i range stabiliti: micro-influencer fino a 25.000 follower, macro fino a 100.000, mega fino a 500.000 follower e celebrity oltre i 500.000.
  • Livello d’influenza effettivo. In questa sezione vengono stilate le classifiche degli individui capaci di esercitare un vero trasporto e seguito. Si dividono in 3: Social broadcaster (con più alta notorietà come artisti del mondo dello spettacolo), Mass influencer (hanno forte presenza e sono riconosciuti come esperti del proprio settore) e Potential influencer (definiti anche micro-influencer, hanno un forte potenziale aggregativo nel loro network).

Fake influencer: il lato oscuro

Purtroppo, nel mondo social esistono anche quelli che vengono chiamati Fake influencer, e sono talmente tanti da rappresentare quasi un mondo a parte. Per i fake influencer definizione corretta è quella di: figure fraudolente arricchite da comunità numerose, che operano attività di black hat. Grazie a questi profili fintamente importanti, i fake influencer riescono a procurarsi ingaggi con aziende, le quali però non si accorgono di affidare la loro immagine a persone prive di valore effettivo.

Come riconoscere i fake influencer

Recenti ricerche condotte da Hyperauditor hanno fatto emergere come in moltissimi paesi del mondo le attività dei fake influencer superino quelle degli influencer tradizionali. In italia, solo il 33% degli idoli social non è annoverabile nel business della compravendita di notorietà. Riconoscere il lato oscuro di questa realtà è però possibile, grazie ad alcune attività sospette che evidenziano il problema:

  • Acquistare follower: che venga proposto dall’influencer stesso o da un’agenzia, i follower acquistati sono generalmente riconoscibili dall’assenza di fotografia e dal profilo particolarmente scarno. Se curiosate fa la lista degli amici che seguono le presunte celebrità, vi renderete conto di quanti ce ne sono.
  • Follow-for-follow: una pratica realizzata manualmente o tramite bot, con l’intento di farsi ricambiare il “segui”, salvo poi togliervi il follow. In questo senso, basta controllare la lista dei vostri follower e confrontarla con quella delle persone che seguite per capire se siete caduti nella trappola.
  • Comment pods: una rete di commenti appositamente costituita per far sembrare vere le relazioni sui social. È più difficile da smascherare, e spesso ci sono dietro vere e proprie aziende che le coordinano.

Una pratica recente, che sta davvero spopolando fra i presunti influencer, è quella di taggarsi in ristoranti, acquistare prodotti e quant’altro a nome di aziende, facendo credere di essere coperti da contratto. Questo può portare delle problematiche, soprattutto per chi decide di affidarsi a queste “false” figure iconiche investendo denaro, che finisce inevitabilmente perso.

Cercare figure reali e genuine è la soluzione

Per evitare di perdere tempo e denaro, le aziende si stanno rivolgendo sempre più a quei web influencer che dimostrano di postare contenuti genuini e realistici, tracciabili per conversioni e insight.  Questo garantirebbe una migliore trasparenza e un investimento decisamente più proficuo. Il mondo dei social e del web è ricco di opportunità, ma è sempre bene stare attenti a chi ci si rivolge quando si parla di pubblicità.

Condividi sui social!