Gestione campagne Linkedin: guida e consigli admin Marzo 3, 2022

Gestione campagne Linkedin: guida e consigli

Se ti stai chiedendo come occuparti della gestione delle campagne Linkedin sicuramente conosci già l’importanza di questo social network per le aziende, soprattutto in ambito B2B.

Linkedin è infatti lo strumento chiave per lo sviluppo digitale di un’azienda, il luogo in cui i professionisti si riuniscono per rimanere in contatto, per informarsi, trovare nuove opportunità e, soprattutto, lavorare in modo più intelligente!

Va da sé che, una volta presidiato il canale, arriva il momento di pensare alla creazione e gestione di campagne Linkedin, per poter così raggiungere in maniera più efficace il proprio target e proporgli informazioni e contenuti di valore.

Tuttavia, in alcune aziende, permangono resistenze rispetto l’investimento in campagne Linkedin, principalmente per due motivi: i costi elevati e il preconcetto che le campagne Linkedin non funzionano per il proprio settore.

Grazie a questo articolo vogliamo sfatare questi falsi miti e aiutarti a capire come le campagne Linkedin siano davvero adatte a molte realtà, più di quante si pensi.

Perché investire in campagne Linkedin?

Per capire l’importanza della creazione e gestione delle campagne Linkedin vogliamo fornirti alcuni dati utili che ti convinceranno ad investire su questo canale:

  • 1/3 degli utenti LinkedIn sono Business Professionals & Executive
  • LinkedIn è il social network più sicuro e affidabile
  • Possiede un targeting basato su filtri professionali
  • Le campagne sono scalabili, grazie all’integrazione con CRM e SFA aziendali
  • La qualità dei contatti è superiore a quella degli altri social network
  • Il tasso di conversione di LinkedIn è superiore agli altri social network
  • Gli utenti LinkedIn sono 1,7 volte più recettivi alla pubblicità
  • Più del 70% degli utenti LinkedIn fa parte di un team che prende decisioni

Quando investire in campagne Linkedin?

Una volta che hai capito l’opportunità di investire in campagne Linkedin, vale la pena capire in quali settori è meglio farlo. Sebbene ci siano alcuni ambiti di business in cui questo genere di advertising eccelle, come ad esempio la ricerca e selezione, l’informatica e i prodotti software e le Business School, sono molte le aziende che possono approcciarsi a questo tipo di campagne.

Se parliamo del target B2C, Linkedin è lo strumento adeguato nel caso in cui si vendano brand di lusso, come gioielli, alta moda e auto costose, in quanto si può raggiungere un’audience alto spendente. Basti pensare che gli utenti LinkedIn hanno un reddito medio di 83.000$ l’anno. Altri settori che riscontrano un buon successo con questo tipo di campagne sono il real estate e l’elettronica di consumo.

Se invece operi nel mercato B2B Linkedin è davvero un must!

Ma per considerare se “il gioco vale la candela” è necessario porsi 4 domande fondamentali:

  • Il valore attuale e futuro (lifetime customer value) di un tuo nuovo cliente supera i 10.000 €?
  • Sei in grado di raggiungere con precisione la tua audience usando criteri di targeting Professional (es. ruolo, funzione, seniority, settore, dimensione azienda etc.)?
  • Il tuo Senior Management è disposto a investire almeno 1000 € per una campagna di test e aspettare ritorni quasi mai immediati? Calcola che il costo per clic medio su Linkedin va infatti dai 6 agli 8 euro.
  • Disponi o sei in grado di produrre contenuti di valore (Lead Magnet come Ebook, Report, whitepaper, etc.) in grado di attirare la tua audience per generare lead qualificati?

Se hai risposto “Sì” almeno alle prime 3 domande, puoi cominciare a progettare la tua prima campagna Linkedin. Se hai risposto “Sì” anche alla quarta, puoi addentrarti addirittura nelle campagne di Lead generation.

Se invece hai risposto “No” alla maggioranza di queste domande meglio desistere, oppure impegnarsi nel far cambiare idea al tuo Senior Management o titolare.

Come creare una campagna Linkedin

Quando si decide di creare una campagna Linkedin per prima cosa è necessario definire il proprio obbiettivo, che si tramuterà quindi in quello della campagna:

  • Awareness, vale a dire quello di far conoscere la propria azienda al numero più alto possibile di potenziali lead qualificati;
  • Consideration, ossia aumentare il traffico verso una pagina di destinazione, far interagire gli utenti con i tuoi contenuti sponsorizzati o promuovere la condivisione di un contenuto o video aziendale;
  • Conversion, serve per incrementare la generazione di lead, sul sito o direttamente su Linkedin, fornendo in cambio dei contenuti di valore (lead magnet).

Una volta definito l’obbiettivo bisogna passare all’identificazione della target audience, combinando criteri per la persona (es. Ruolo oppure Funzione aziendale + Seniority oppure Skills + Seniority) con criteri di targeting per azienda (settore, tipo, dimensione, area geografica, ecc…).

In base al proprio obiettivo è possibile anche utilizzare delle audience già note, ossia effettuare delle campagne di retargeting su utenti che sono già entrati in contatto con l’azienda (sul sito web o sulla pagina Linkedin), o delle audience già codificate da Linkedin stesso.

Quindi si passa alla scelta del formato pubblicitario più idoneo: singola immagine, carosello, video, annunci testuali, annunci dinamici, annunci basati su messaggio, video, etc.

Poi si procede con la definizione del budget, la durata della campagna e la creazione degli annunci stessi. Ricordatevi che non deve mai mancare un’adeguata e ben visibile Call to action.

Ora la tua campagna su Linkedin è pronta, non ti resta che misurarne le prestazioni identificando metriche e KPI in base ai tuoi obbiettivi.

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