Programmatic advertising: perché è strategico per le aziende admin Giugno 13, 2025

Programmatic advertising: perché è strategico per le aziende

Negli ultimi anni, il digital advertising ha vissuto una profonda trasformazione grazie all’introduzione del programmatic advertising, un sistema che consente di acquistare e vendere spazi pubblicitari online in modo automatizzato, preciso ed efficiente. Oggi, questa modalità rappresenta uno degli strumenti più potenti per pianificare campagne digitali orientate ai risultati, soprattutto in termini di profilazione del target e ottimizzazione del budget.

Cos’è il programmatic advertising

Il programmatic advertising è un sistema di acquisto automatizzato degli spazi pubblicitari digitali. Invece di acquistare manualmente una posizione su un sito web o una piattaforma, il processo avviene attraverso piattaforme tecnologiche che utilizzano algoritmi, dati e intelligenza artificiale per mostrare l’annuncio giusto, alla persona giusta, nel momento giusto.

Questo tipo di pubblicità può essere utilizzato su diversi formati e canali: banner display, video, mobile, audio e persino digital out-of-home (schermi digitali in spazi pubblici).

Come funziona il programmatic advertising

Il processo si basa su una tecnologia chiamata RTB (real-time bidding), cioè un’asta in tempo reale che si svolge in pochi millisecondi ogni volta che un utente visita un sito web o un’app.

Ecco come avviene il processo:

  1. L’utente entra in un sito web: nel momento in cui la pagina viene caricata, il sistema invia una richiesta di spazio pubblicitario alla piattaforma.
  2. La DSP (Demand Side Platform) dell’inserzionista valuta se mostrare il proprio annuncio, in base al profilo dell’utente e ai parametri della campagna.
  3. Se l’offerta vince l’asta, l’annuncio viene mostrato all’utente.
  4. Il tutto avviene in tempo reale, nel giro di frazioni di secondo.

Parallelamente, una SSP (Supply Side Platform) rappresenta l’offerta, cioè i siti e le app che mettono a disposizione gli spazi.

 

Esempi pratici di utilizzo

  1. E-commerce con offerte personalizzate
    Un brand di moda può utilizzare il programmatic per mostrare banner personalizzati a utenti che hanno già visitato il suo sito, mostrando esattamente i prodotti visti (retargeting dinamico). Questo aumenta le probabilità di conversione.

  2. Aziende B2B con targeting geografico
    Una società che vende software può indirizzare la propria campagna solo a utenti che lavorano in aziende di un determinato settore e localizzate in specifiche città, migliorando l’efficienza del budget.

  3. Lancio di un nuovo prodotto
    Un’azienda automobilistica che lancia un nuovo modello può pianificare una campagna display o video su siti di news e magazine digitali frequentati da utenti con interessi in tecnologia, mobilità o sostenibilità, impostando il targeting in base a interessi, età, fascia di reddito e dispositivi utilizzati.

  4. Pubblicità cross-device
    Con il programmatic è possibile seguire il comportamento dell’utente su diversi dispositivi (smartphone, tablet, computer), garantendo continuità del messaggio e coerenza dell’esperienza pubblicitaria.


Il programmatic advertising consente alle aziende di superare la logica della pubblicità generica per abbracciare un modello data-driven, più preciso, personalizzato e ottimizzato. È uno strumento indispensabile per chi vuole massimizzare il ritorno sull’investimento pubblicitario e costruire campagne digitali davvero efficaci.

FAQ

È un sistema automatizzato per acquistare spazi pubblicitari online. Utilizza algoritmi, dati e intelligenza artificiale per mostrare annunci personalizzati agli utenti giusti, nel momento più opportuno, senza bisogno di trattative manuali.

Funziona attraverso un meccanismo chiamato RTB (real-time bidding): ogni volta che un utente visita un sito, si attiva un’asta in tempo reale tra diversi inserzionisti. Chi offre di più (in base a criteri di targeting) si aggiudica lo spazio e mostra il proprio annuncio.

  • DSP (Demand Side Platform): usata dagli inserzionisti per acquistare gli spazi
  • SSP (Supply Side Platform): usata dagli editori per vendere gli spazi
  • DMP (Data Management Platform): raccoglie e analizza i dati per migliorare il targeting

Il programmatic supporta vari formati, tra cui:

  • Banner display
  • Video (pre-roll, mid-roll, out-stream)
  • Annunci su app mobile
  • Audio advertising (es. Spotify)
  • Digital out-of-home (es. schermi nelle stazioni o centri commerciali)
  • Automazione del processo di acquisto
  • Targeting avanzato, basato su dati reali
  • Ottimizzazione in tempo reale delle campagne
  • Maggiore efficienza del budget
  • Misurabilità dettagliata delle performance

No. Anche le PMI possono trarne vantaggio grazie a budget flessibili e alla possibilità di gestire campagne mirate e scalabili, in base agli obiettivi specifici.

  • Retargeting dinamico per e-commerce
  • Campagne geolocalizzate per aziende B2B
  • Lancio di prodotti con targeting per interessi e demografia
  • Pubblicità cross-device per mantenere coerenza tra mobile e desktop

Sì, ma è fondamentale che le campagne siano conformi al GDPR e alle policy delle piattaforme. L’uso dei dati deve avvenire in modo trasparente e tracciabile.

Sì. Le piattaforme programmatiche forniscono dati in tempo reale su impression, clic, tassi di conversione, costi e altri indicatori utili per ottimizzare la campagna.

Non necessariamente. Esistono piattaforme self-service, ma per strategie più complesse è consigliabile affidarsi a un’agenzia con esperienza nel settore, per gestire al meglio budget, dati e creatività.

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