Grazie al lavoro di organizzazione e standardizzazione operato dal W3C, il Whatwg e consorzi come il Webkit o i produttori di browser, ci si avvia verso un web più funzional e vicino alle esigenze degli utenti, abbattendo le distanze esistenti tra computer e dispositivi mobile.
Tre le novità più interessanti si segnalano le notifiche web push, che verranno supportate dai principali browser già nel 2015, senza la necessità che l’utente finale debba installare nulla. Al momento non sono previsti standard, ma il W3C è all’opera proprio in questo senso; nel frattempo i vari produttori di browser si adopereranno per supportare questa funzione con approcci diversi.
Si tratta in realtà di quanto sta già accadendo da tempo con l’html5: è standard da un paio di mesi, ma “le sue funzioni sono già integrate nei vari browser”, dice Mark Grannan, analista di Forrester Research. Una delle più note tra queste funzionalità già in uso consiste nella possibilità di vedere video senza bisogno di plugin come Flash o Silverlight.
Interessantissimi anche i web payment, in corso di standardizzazione: avremo la possibilità di gestire portafoglio virtuale e pagamenti direttamente dai browser, senza ricorrere (come succedeva fino a poco fa) a soluzioni proprietarie dei vari vendor.
Nella roadmap dell’Open Web ci sono anche servizi di privacy e sicurezza, grazie ai quali potremo esercitare un maggiore controllo sui nostri dati sensibili e sulla crittografia. Inoltre, si parla anche di trasformare ogni dispositivo dotato di browser in un punto di comunicazione voce e video.
In generale, W3C intende migliorare anche performace e usabilità delle funzionalità web più complesse, come streaming e games.
Infine, nel 2015 arriveranno anche due standard aperti, Responsive Image e Http 2.0: Responsive Image adatterà le immagini ai dispositivi usati dagli utenti in tempo reale, analizzando il tipo di formato supportato dal browser, la grandezza e la risoluzione dello schermo; Http 2.0 utilizzerà invece nuove tecniche di compressione sugli header http, multiplexing delle richieste dell’utente e loro anticipazione con push di dati lato server, sistemi di prioritizzazione per far caricare prima le informazioni più importanti.
Le aspettative sono alte, in questa rivoluzione che porterà verso un web ricco, aperto, interoperabile e multidispositivo.