Di recente è stato pubblicato il rapporto dell’Osservatorio Multicanalità, del Politecnico di Milano e Nielsen, sull’e-commerce in Italia.
I dati emersi sono davvero interessanti e spunto per delle attente osservazioni e possibilità di sviluppo futuro.
Un esempio?
Basti sapere che nel 2018 2 italiani su 3 sono consumatori multicanale e il 44% usa l’e-commerce per i propri acquisti.
Ma andiamo nel dettaglio…
- In specifico sono 35,5 milioni le persone che utilizzano l’e-commerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel programma d’acquisto;
- gli utenti multicanale sono il 67% della popolazione over 14 (+7% rispetto al 2017)
- 23,1 milioni sono gli utenti che usano Internet in tutte le fasi del processo di acquisto, gli eShopper (+2,5 milioni rispetto al 2017)
- Online e offline sono sempre più vicini, infatti si riduce sempre più il gap tra il fenomeno dello showrooming (ricerca di informazioni in punto vendita fisico ed acquisto online) e dell’infocommerce (ricerca di informazioni online ed acquisto in negozio fisico), praticati rispettivamente dal 48% e dal 53% degli individui multicanale
- Il Pc è ancora il dispositivo più utilizzato per concludere l’acquisto online, anche se il suo utilizzo è in calo, a vantaggio dello smartphone
Gli eShopper e i loro 4 segmenti
La ricerca nel 2016 aveva messo in evidenza come, all’interno del gruppo degli eShopper, si presentino in realtà 4 diversi segmenti, che oggi si presentano con queste caratteristiche:
- Gli Everywhere Shopper: il segmento più numeroso con 6,6 milioni di utenti (+0,3 milioni rispetto al 2017), utilizzano il digitale come canale privilegiato per cercare informazioni e consultare e condividere opinioni su brand e prodotti. Per gli acquisti preferiscono eCommerce che assicurano un’ottima user experience, specialmente in mobilità. Il 30% acquista su eCommerce una volta alla settimana o più, mentre il 45% una volta al mese. Il 42% sono Millennial, il 47% della Generazione X e l’11% Baby Boomer.
- I Cherry Picker: il segmento che registra la crescita più alta (da 4,3 a 6,2 milioni di utenti), compra specifiche categorie di prodotti e mantiene un forte legame con l’acquisto nel punto vendita. Sono perlopiù utenti che preferiscono il rapporto diretto con il negoziante, si informano generalmente attraverso fonti tradizionali o direttamente nel punto vendita e acquistano spinti dal desiderio di comprare prodotti che non trovano sui canali tradizionali. Il 5% acquista su eCommerce settimanalmente, mentre il 30% mensilmente. Il 27% sono Millennial, il 45% della Generazione X e il 28% Baby Boomer.
- I Pragmatic: sono il secondo gruppo con la maggior crescita (da 4,5 a 5,2 milioni) e si tratta di consumatori che si approcciano ai canali digitali vedendo la possibilità di risparmiare tempo e denaro e di accedere a un processo di acquisto più efficiente. Il 15% acquista su eCommerce settimanalmente, mentre il 42% mensilmente. Qui prevale la componente adulta, infatti il 51% sono della Generazione X, il 25% Baby Boomer e 24% Millennial.
- I Money Saver: sono il segmento in diminuzione (con 5,1 milioni sono 0,4 milioni in meno rispetto al 2017) e utilizzano il digital solo per soddisfare la loro esigenza di risparmio. Pianificano attentamente l’acquisto, cercando informazioni sul web, confrontando i prezzi e leggendo le opinioni degli altri utenti. Il 6% acquista su eCommerce settimanalmente, mentre il 34% mensilmente. Il 26% sono Millennial, il 49% della Generazione X e il 25% Baby Boomer.
Qual è la sfida per le imprese?
Le imprese dovranno essere in grado di cogliere non solo la parte razionale dei clienti, ma anche quella istintiva ed emotiva. Ciò vuol dire saper disegnare percorsi di acquisto sempre più personalizzati e progettare esperienze significative anche nel punto vendita fisico e sui media tradizionali, in modo da cogliere la parte più emozionale del cliente.
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