In Italia nel 2014 il mercato eCommerce B2c ha fatto registrare un +17% per un valore di 13,3 miliardi di euro e un raddoppio delle vendite via smartphone (+100%), pari a 1,2 miliardi di euro che assieme a quelle dei tablet incidono per il 20% sull’eCommerce.
Il trend del mercato online è sicuramente positivo da due anni a questa parte, ma mettendo a confronto la situazione italiana con i mercati esteri, i risultati appaiono meno incoraggianti: la penetrazione in Italia è solo del 3,5% contro il 14% in UK, il 9% in Germania e il 7% in Francia.
Da sempre per giustificare questo ritardo si parla di digital divide, sfiducia nei pagamenti con carta, la poca propensione all’acquisto a distanza, una logistica claudicante e una rete di negozi talmente capillare che non sempre l’acquisto online diventa necessario. In poche parole un problema di domanda.
Secondo Riccardo Mangiaracina, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, se il problema fosse solo nella domanda le principali dot com non sarebbero sbarcate nel mercato italiano: “Se guardiamo il comparto grocery in Italia, puoi acquistare online solo se abiti in Lombardia, in Liguria, in un pezzo di Piemonte e Toscana e forse a Roma e Bologna… una penetrazione dello 0,01% di un settore che conta moltissimo nel paniere totale”.
“L’approccio è sbagliato”, continua Riccardo. “Non si deve far concorrenza alle grandi dot com, ma cercare di capire come utilizzare bene l’online per il proprio canale sfruttando la strategia multicanale che offre il web. Non è questione di budget ma la paura di investire in una cosa poco famigliare dal ritorno non immediato”
Dan Wright, Director, Amazon Media Group, Europe, conferma come non sia un problema di mercato per il principale eCommerce al mondo: concentrandosi sull’importanza dell’approccio e la user-experience verso il consumatore, lo si incoraggia all’acquisto e al ritorno frequente al sito di riferimento, intervenendo su progressivi miglioramenti di aspetti quali convenienza, vasta selezione di prodotti e prezzi competitivi.
Fonte: Wired